martedì 17 aprile 2018

Cosa porterei con me se uscissi da solo col mio bebè?

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Se stai leggendo questo post è perché, forse, vuoi scoprire alcuni oggetti veramente utili da portare con te se dovessi per caso uscire da solo con il tuo bebè.
Per un padre, uscire da solo con proprio bebè e specialmente se per la prima volta, può essere un'avventura emozionante o sconvolgente. 

Prima di raccontarti quali siano alcuni oggetti utili da portare con te, è doverosa una premessa.

A differenza delle mamme, quando un padre guadagna l'uscita non si torna indietro per nessun motivo.

Detto questo, vado a raccontarti la mia esperienza.

Mi trovavo da solo in casa con mia figlia ed essendo una bel pomeriggio, decisi di fare un giro al parco con lei. 

Avevo preparato tutto la borsa dei pannolini, un cambio, il latte in polvere di scorta e altre cianfrusaglie che ora non ricordo.

Ho trascorso circa tre ore al passeggio per il parco. Ho allattato mia figlia. 

Poi è successo il cataclisma. Si rompe una ruota del passeggino mentre mia figlia stava piangendo a più non posso perché... aveva il pannolino pieno....

Se volete sapere quali oggetti mi sono stati utili per arrivare sano e salvo a casa... guardate questo video e fatemi sapere che ne pensate.


lunedì 16 aprile 2018

Ho paura a lasciare mio figlio in braccio ad altri, come faccio?

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Se pensavi che i tuoi problemi fossero finiti con la fine della gravidanza, ti sei sbagliato di grosso. Adesso iniziano le ansie e le paure. 
Una di queste ansie è staccarti dal tuo bebè. Perché se è vero che molti neopadri hanno paura a prendere in braccio il loro bebè, altrettanto è vero che molti altri hanno paura a staccarsene. Soprattutto a metterlo in braccio ad altre persone.

Quello che ti consiglio è di farti una scaletta mentale.

1) I nonni hanno tenuto in braccio te e tua moglie. Ti hanno pulito il sederino, ti hanno allattato proprio come tu farai con il tuo bebè. Quindi di loro puoi avere piena fiducia. Loro sono già laureati, tu non stai nemmeno alle elementari. Semmai la paura dovrebbe essere al contrario.

2) Pensa che un bel giorno il tuo bebè sarà preso in braccio dalle maestre del nido. Quindi prima lo abitui a braccia diverse, meglio sarà per te (ma soprattutto per lui).

3) Ti ricordi quello zio a cui puzza il fiato? Oppure quella cugina con i figli pestiferi? Per ognuno ci può essere una scusa valida senza che si offenda. Preparati prima, per non essere sprovvisto al momento. 

Ti consiglio di vedere questo video, magari può aiutarti nel superare ansie e paure. 


venerdì 13 aprile 2018

Come faccio a calmare il neonato che piange?

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Il tuo marmocchio sta piangendo. Ininterrottamente. Da quasi un'ora.
Lo guardi. Lo stai fissando con lo sguardo del perdente, perché sei solo e sua madre è uscita con le amiche. Da solo ti senti una nullità, non sei capace di fare niente. Stavolta te ne rendi conto perché sei di fronte ad un essere che ripone in te tutta la sua più completa fiducia, ma tu lo stai deludendo. 

Se stai leggendo queste parole, forse è perché tuo figlio ha trascorso qualche ora piangendo come una fontana. Anche io, come te, ho spesso avuto paura di quel pianto. Il neonato che piange ci vuole dire qualcosa. E questo lo sappiamo. Ma cosa può volere se abbiamo eseguito nell'ordine le seguenti azioni:

1) gli abbiamo dato il biberon... non lo vuole;
2) gli abbiamo cambiato il pannolino... non ha fatto né pipì, né cacca;
3) lo stiamo ninnando da un'ora... non si rilassa;
4) gli abbiamo provato a mettere il ciuccio in bocca... lo sputa e lo risputa.

Caro neopadre, c'è una sola certezza in tutto questo: NOI PADRI NON SIAMO SUPERMAN!!

Sembra poco, ma è già tanto. 

La pazienza è poca, è vero, ma devi trovarla. Forse hai anche dormito poco, non importa. Lui è li che urla.

In questo video ho cercato di spiegare alcune tecniche che uso io, se ne conosci altre puoi commentare e magari aiutare altri disperati neopadri. Ti ricordo che non sono un pediatra, tantomento un ostetrico, è tutto basato sull'esperienza personale.


Il blog per i neopadri scritto da un neopadre

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Ciao a tutti ragazzi. O forse dovrei dire neopadri?
Se siete arrivati qui è perché, forse avete cercato su Google informazioni sul fatto che state per diventare papà. Oppure siete semplicemente capitati per caso.
Se state per diventare papà, o siete diventati padri da poco tempo, allora forse anche a voi sta salendo una certa ansia.

Come dite? Nessuna ansia? Meglio per voi, ma sappiate che molti uomini possono addirittura arrivare a soffrire, anche loro, di depressione post partum. Come per le consorti, è qualcosa di curabile e superabile con la guida di uno specialista. Però, prima di spendere bei soldini, provate a dare una letta a quanto ho da raccontarvi su questo blog o sul mio canale You Tube.

Questo è il primo post del blog. Educazione vuole che ci si presenti.
Mi chiamo Mario e sono diventato papà di una bella bambina di nome Rachele, il 21 novembre 2017, alle ore 2.22 (ancora non nasceva e già ci faceva fare le ore piccole!!!).

Ho creato questo blog ed un canale You Tube per parlare delle mie esperienze di padre-genitore-marito. Sperando che possano essere utili a tutti coloro che stanno per diventare papà o che lo sono diventati da pochi mesi.

In alto i pannolini giovanotti. Facciamo vedere di che pasta siamo fatti!!!